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Un articolo di Ettore Monni

Il Westland Lysander era un mono-motore da collegamento e osservazione ad ala alta, molto robusto, in dotazione alla R.A.F.

Aveva il nome di un condottiero, il Generale Spartano Lisandro, ma gli equipaggi lo ribattezzarono affettuosamente “Lizzy”.

Il progetto del Lysander, su specifica della R.A.F., puntò molto  sulla capacità  di atterrare-decollare in spazi molto ridotti e, sopratutto, su terreni sconnessi e non preparati.

Il Lysander si può considerare, insieme al Fieseler 156 tedesco, un precursore dei velivoli STOL moderni ed ebbe subito successo. Le sue specifiche soddisfarono la R.A.F. e gli aerei vennero subito commissionati per i vari compiti progettati. L’entrata in servizio attivo avvenne nel 1938.

 

Lizzy, restaurato da appassionati di volo inglesi

La sua duttilità si presto ad un largo impiego nella battaglia di Dunkerque. I Lysander lanciarono viveri e munizioni alle truppe Inglesi e Francesi accerchiate, e furono gli ultimi aerei ad abbandonare la Francia ormai occupata dai Nazisti. Le perdite furono ingenti. 

Durante la Battaglia di Inghilterra il Lysander venne usato per soccorrere i piloti della R.A.F. abbattuti nella Manica con ottimi risultati.

Ma la notorietà del Lysander ebbe il suo apice nell’impiego in operazioni clandestine, che effettuò in tutta Europa ma sopratutto in suolo Francese. Essi trasportarono, per infiltrazione o recupero, agenti segreti del S.O.E. (special operation executive)che attraverso la resistenza Francese operavano nell’Europa occupata dai Nazisti.

Il Lysander era l’unico aereo della RAF capace di decolli e atterraggi in spazi ridotti e difficili, non preparati. Dovevano operare in assenza di radio-assistenza e in totale oscurità dato che operavano solo di notte.

 

Il cockpit di Lizzy, da cui si desume l’utilizzo anche notturno dell’aereo
(sulla fiancata, i simboli delle 13 missioni a cui questo velivolo aveva partecipato)

Con una bussola, una mappa con la rotta tracciata, al chiaro di luna (quando c’era), si dovevano affidare all’orario preciso, concordato con la resistenza Francese che accendeva dei fuochi per pochi minuti o lungo la rotta con le torce che si accendevano e si spegnevano  a ritmi concordati.

I piloti del Lysander che svolgevano queste azioni erano eccezionali. Avevano caratteristiche particolari. Oltre alla temerarietà e al coraggio, dovevano avere doti di orientamento, nervi ferrei e, se arrestati dovevano il più possibile sviare le indagini – un compito quasi impossibile con i Nazisti.

Questo fu possibile con gli Squadroni della “Special “Duties” della R.A.F. che operavano con il S.O.E. e che Winston Churchill volle creare di persona.

Il Lysander divenne l’aereo delle spie. Fece di tutto. Traghettò agenti, membri della Resistenza in tutta Europa. Trasportò apparecchiature radio speciali, addestratori per sabotaggi, feriti gravi.

Dopo la guerra, cadendo il segreto strettissimo voluto da Churchill, si conobbero i nomi dei piloti e dei campi allestiti dalla R.A.F.

Il più noto era il “Gibraltar Farm”, progettato proprio per assomigliare ad una fattoria. 

 

Gibraltar Farm, in una fotografia del periodo di guerra

Churchill sostenne che senza il coraggio e la temerarietà dei piloti dello “Special Duties” gli Alleati avrebbero avuto molte più difficoltà  a vincere la seconda guerra mondiale.

Ancora oggi nei raduni aerei che ricordano le gesta della RAF nella seconda guerra mondiale, il “Brutto Anatroccolo” ribattezzato affettuosamente dai piloti “Lizzy”, è ricordato ed amato.

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